Perche’ il lavoro è collaborazione

Istruzioni per l’uso dei processi partecipativi

per i consulenti agricoli e forestali


Riccardo Da Re - Catie Burlando - Diego Gallo


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Durata dell'unità didattica: 00:23:49

Sommario

In questa lezione:

  • quando e perché adottare (o non adottare) la progettazione partecipata
  • come progettare con la partecipazione
  • stakeholder analysis
  • le diverse metodologie di partecipazione
  • le professionalità richieste per utilizzare i processi partecipativi

 

Obiettivo formativo: 

  • acquisire le conoscenze di base sui contenuti e sulle tecniche per la progettazione partecipata

Il processo partecipativo

Processo attraverso il quale i portatori di interesse influenzano e condividono il controllo sulle iniziative di sviluppo e sulle decisioni e le risorse che li riguardano

(Banca Mondiale, 1996, p. xi).

Considerare la partecipazione come un processo, significa focalizzarsi non solo sui risultati che essa può produrre, ma anche su quali sono gli elementi fondamentali per attivarla e sulle dinamiche che può determinare con un’attenzione particolare agli attori coinvolti

(Nikkhah and Redzuan, 2009).

Attuare i processi partecipativi

Nei progetti di consulenza:

  1. pianificare gli obiettivi,
  2. analizzare il contesto socio-economico,
  3. definire gli stakeholder,
  4. pianificare le tecniche partecipative,
  5. analizzare i risultati.

Alcuni esempi

Nel settore primario e nel contesto rurale:

 

  • Agricoltura
    • agricoltura multifunzionale (agriturismi, fattorie sociali)
  • Selvicoltura
    • gestione responsabile delle risorse naturalistiche
  • Sviluppo locale
    • piani di sviluppo locali, reti di impresa
  • Turismo
    • costituzione di destinazioni turistiche

La partecipazione può essere una risposta alle nuove necessità del mercato indotte dalla necessità di differenziarsi e dalle opportunità indotte dalla diffusione della tecnologia e dai cambiamenti sociali.

 

La partecipazione, inoltre, può ridurre il conflitto tra i diversi portatori di interesse perché aiuta a sviluppare una visione condivisa del territorio, essenziale per pianificarne la gestione e lo sviluppo.

Quando e perché

adottare (o non adottare) la progettazione partecipata.

 

IERI

Nel passato ci si arrangiava, sfruttando la propria inventiva e le esigenze del mercato, ma erano in pochi a differenziarsi perché non serviva più di tanto.

 

OGGI

Da soli non si va lontano ……. occorre mettersi in gruppo

La rete è:

  • un fattore necessario per lo sviluppo rurale
  • un elemento di coesione
  • migliora la governance

Potenzialità

 

  • Migliora i processi democratici locali
  • Aumenta il capitale umano-sociale di una comunità 
  • Aumenta le prospettive multi-settoriali
  • Crea un senso di identità, appartenenza
  • Aumenta il dialogo tra gli attori
  • Contribuisce a ridurre i conflitti
  • Aiuta ad identificare priorità d'azione
  • Induce strumenti e modalità di aggiornamento professionale
  • Aumenta la sostenibilità delle iniziative
  • Valorizza le conoscenze locali

Rischi

 

  • Richiede tempi medio-lunghi di impostazione e gestione
  • Scarsa fiducia e legittimazione tra gli attori coinvolti
  • Obiettivi poco chiari e problemi di comunicazione e trasparenza
  • Scarsa disponibilità al dialogo e mancanza di attitudine al lavoro di gruppo
  • Mancanza di professionalità nel gestire il processo
  • Resistenza al cambiamento
  • Scarsa organizzazione in termini di tempi e logistica
  • Metodologia inesatta o inadeguata
  • Retorica e/o incapacità di mettere in pratica quanto deciso
  • Ridondanza dei tavoli di concertazione

Gestione delle aspettative

La rete è un assortimento eterogeneo di persone con domande ed esigenze differenti, che devono essere conciliate.

 

“…ORA NON SI TORNA PIU’ INDIETRO!”

 

 

La partecipazione crea aspettative

è non si devono usare queste tecniche se non si è in grado di gestire le aspettative

Autovalutazione

Come progettare

Aspetti da considerare (Ripamonti, 2006): 

 

  • questione
    • motivo che spinge ad avviare il processo partecipativo
  • gruppo di progettazione
    • equipe motivata ed esperta
  • mission e vision
    • scopo del processo e risultato futuro 
  • stakeholder
    • attori che dovrebbero essere coinvolti. 
  • limiti e risorse
    • risorse effettive a disposizione e limiti
  • strategie
    • definizione fasi e metodi partecipativi attuati

Livelli della partecipazione

Stakeholder Analysis

Il primo passo nella progettazione è SEMPRE l’identificazione e l’analisi degli stakeholder!

L'Analisi degli Stakeholders è costituita da una serie di attività volte ad individuare gli insiemi/gruppi di portatori di interesse più rilevanti in un determinato momento e rispetto ad uno o più temi di interesse specifico.

 

Metodologia di mappatura strutturata ed efficace

 

Utilizzato per la pianificazione partecipata, risoluzione di conflitti, e in business.

 

Necessario per la progettazione partecipata

Autovalutazione

Metodologie partecipative

La scelta del metodo dipende da:

  • gli obiettivi
  • il livello partecipativo
  • i rischi
  • i partecipanti
  • la fase progettuale
  • la disponibilità di tempo e budget

Criteri di scelta

Autovalutazione

Tipologie

  • A) Tecniche per l’ascolto
    • Focus Group, Brainstorming, Camminata di quartiere, SWOT

 

  • B) Tecniche per l’interazione costruttiva
    • EASW (European Awareness Scenario Workshop), Albero dei problemi, OST, World Cafè, Delphi

 

  • C) Tecniche per gestire i conflitti
    • Jigsaw, Multicriteria analysis, Citizens court  

Il facilitatore

è colui che guida un evento verso un risultato positivo. 

è un professionista che affianca, stimola ed incoraggia - mediante azioni, riflessioni e domande che siano di supporto ai partecipanti, per consentire loro di spostarsi dal punto in cui si trovano, al punto in cui vorrebbero arrivare

Pone la persona al centro della relazione, con domande costruite in itinere e con tecniche e strumenti scelti di volta in volta, a seconda delle esigenze e delle circostanze.

 

Aiuta i singoli partecipanti ad analizzare i propri punti di forza e di debolezza, concentrandosi sul potenziamento delle competenze stabilite.

 

Porta alla luce risorse già presenti e crede che la persona possieda tutte le risorse necessarie per realizzare i propri progetti.

Materiali e strumenti

Conclusioni

Per poter portare avanti un percorso di progettazione partecipata servono metodologie e strumenti adeguati al contesto, agli obiettivi e alla tipologia di partecipanti.

 

Strategie e tecniche partecipative per stimolare l’innovazione sociale:

  • valori, sostenibilità, fiducia, visione
  • good governance

Autovalutazione

Approfondimenti

Risultati

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Autori

Riccardo Da Re

Dipartimento TESAF, Università di Padova

Assegnista di ricerca

Autori

Catie Burlando

Etifor, Spin off Università di Padova

Project Manager

Autori

Diego Gallo

Etifor, Spin off Università di Padova

Project Manager

Collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

 

La progettazione è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha pianificato le tematiche e selezionato i docenti per la produzione dei contenuti formativi.

 

Il percorso formativo è stato sperimentato, prevalentemente in remoto, grazie alla partecipazione del gruppo pilota formato da tecnici selezionati dal Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF).

 

Si ringrazia in particolare i rappresentanti del Consiglio che hanno contribuito alla progettazione ed alla sperimentazione suggerendo revisioni e miglioramenti.

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
Copyright © CREA 2017-2020
Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)