Perche’ il lavoro è collaborazione
Istruzioni per l’uso dei processi partecipativi
per i consulenti agricoli e forestali
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Durata dell'unità didattica: 00:23:49
Sommario
In questa lezione:
Obiettivo formativo:
Il processo partecipativo
Processo attraverso il quale i portatori di interesse influenzano e condividono il controllo sulle iniziative di sviluppo e sulle decisioni e le risorse che li riguardano
(Banca Mondiale, 1996, p. xi).
Considerare la partecipazione come un processo, significa focalizzarsi non solo sui risultati che essa può produrre, ma anche su quali sono gli elementi fondamentali per attivarla e sulle dinamiche che può determinare con un’attenzione particolare agli attori coinvolti
(Nikkhah and Redzuan, 2009).
Attuare i processi partecipativi
Nei progetti di consulenza:
Alcuni esempi
Nel settore primario e nel contesto rurale:
La partecipazione può essere una risposta alle nuove necessità del mercato indotte dalla necessità di differenziarsi e dalle opportunità indotte dalla diffusione della tecnologia e dai cambiamenti sociali.
La partecipazione, inoltre, può ridurre il conflitto tra i diversi portatori di interesse perché aiuta a sviluppare una visione condivisa del territorio, essenziale per pianificarne la gestione e lo sviluppo.
Quando e perché
adottare (o non adottare) la progettazione partecipata.
IERI
Nel passato ci si arrangiava, sfruttando la propria inventiva e le esigenze del mercato, ma erano in pochi a differenziarsi perché non serviva più di tanto.
OGGI
Da soli non si va lontano ……. occorre mettersi in gruppo
La rete è:
Potenzialità
Rischi
Gestione delle aspettative
La rete è un assortimento eterogeneo di persone con domande ed esigenze differenti, che devono essere conciliate.
“…ORA NON SI TORNA PIU’ INDIETRO!”
La partecipazione crea aspettative
è non si devono usare queste tecniche se non si è in grado di gestire le aspettative
Autovalutazione
Come progettare
Aspetti da considerare (Ripamonti, 2006):
Livelli della partecipazione
Stakeholder Analysis
Il primo passo nella progettazione è SEMPRE l’identificazione e l’analisi degli stakeholder!
L'Analisi degli Stakeholders è costituita da una serie di attività volte ad individuare gli insiemi/gruppi di portatori di interesse più rilevanti in un determinato momento e rispetto ad uno o più temi di interesse specifico.
Metodologia di mappatura strutturata ed efficace
Utilizzato per la pianificazione partecipata, risoluzione di conflitti, e in business.
Necessario per la progettazione partecipata
Autovalutazione
Metodologie partecipative
La scelta del metodo dipende da:
Criteri di scelta
Autovalutazione
Tipologie
Il facilitatore
è colui che guida un evento verso un risultato positivo.
è un professionista che affianca, stimola ed incoraggia - mediante azioni, riflessioni e domande che siano di supporto ai partecipanti, per consentire loro di spostarsi dal punto in cui si trovano, al punto in cui vorrebbero arrivare
Pone la persona al centro della relazione, con domande costruite in itinere e con tecniche e strumenti scelti di volta in volta, a seconda delle esigenze e delle circostanze.
Aiuta i singoli partecipanti ad analizzare i propri punti di forza e di debolezza, concentrandosi sul potenziamento delle competenze stabilite.
Porta alla luce risorse già presenti e crede che la persona possieda tutte le risorse necessarie per realizzare i propri progetti.
Materiali e strumenti
Conclusioni
Per poter portare avanti un percorso di progettazione partecipata servono metodologie e strumenti adeguati al contesto, agli obiettivi e alla tipologia di partecipanti.
Strategie e tecniche partecipative per stimolare l’innovazione sociale:
Autovalutazione
Approfondimenti
Siti e altri riferimenti on-line
Riccardo Da Re
Dipartimento TESAF, Università di Padova
Assegnista di ricerca
Catie Burlando
Etifor, Spin off Università di Padova
Project Manager
Diego Gallo
Etifor, Spin off Università di Padova
Project Manager
Collaborazioni
Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.
La progettazione è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha pianificato le tematiche e selezionato i docenti per la produzione dei contenuti formativi.
Il percorso formativo è stato sperimentato, prevalentemente in remoto, grazie alla partecipazione del gruppo pilota formato da tecnici selezionati dal Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF).
Si ringrazia in particolare i rappresentanti del Consiglio che hanno contribuito alla progettazione ed alla sperimentazione suggerendo revisioni e miglioramenti.